La melatonina è spesso considerata come il “sonno in una pillola”, ma funziona davvero?
Questo ormone naturale, prodotto dalla ghiandola pineale nel cervello ma anche da altre specie di animali, piante e microorganismi, è il custode del nostro ritmo circadiano e svolge un ruolo essenziale nel regolare il ciclo sonno-veglia. È ampiamente utilizzato come integratore per migliorare la qualità del sonno in caso di jet lag, turni di lavoro notturni e occasionali insonnie. La sua assunzione oculata può aiutarci ad adattarci a orari fuori dall’ordinario.
In natura questo ormone naturale è contenuto prevalentemente in alimenti vegetali come l’avena, il mais, le mandorle, il cacao, le mele, le ciliegie, lo zenzero, le banane, l’ananas, le arance e le noci. Ed è presente anche in molti ortaggi come le cipolle, gli asparagi, i ravanelli, i pomodori e i cavoli.
È sempre consigliabile valutare la causa sottostante dei disturbi del sonno prima di fare affidamento sulla melatonina. Rispettare le indicazioni di dosaggio e consultare un medico sono fondamentali. Tuttavia, questo potente ormone non rappresenta una soluzione definitiva ai disturbi del sonno, ma brilla di più come aiuto momentaneo in situazioni specifiche.
Per migliorare il sonno è necessario assumere 1mg di melatonina circa 30 minuti prima di dormire. L’effetto si manifesta in mezz’ora. Non crea dipendenza, quindi può essere assunta regolarmente evitando tuttavia un uso costante.
In conclusione, la melatonina può funzionare davvero per chi cerca di migliorare il sonno. Con la giusta comprensione e attenzione, questo ormone potrebbe diventare un prezioso strumento per migliorare il riposo e favorire il benessere complessivo.